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ITACA COOPERATIVA SOCIALE

"Per fare un bambino ci vuole un intero villaggio"

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Noi

Giochiamo con la farina

Per noi cooperativa sociale è sinonimo  di 3 concetti fondamentali: la solidarietà come fine, l’equilibrio economico come sistema e la corresponsabilità come metodo.
Ciò avviene anche perché i soci danno  tempo e pensieri   non solo relativamente al loro  lavoro , ma anche come investimento di impresa .
Promuoviamo la crescita delle competenze delle persone che operano in Cooperativa in un’ottica di trasmissione di ruoli e non di accentramento.
Ci siamo dedicati al lavoro con i MINORI perché pensiamo che specializzarci favorisca le competenze e la professionalità dei soci e di tutti quelli che operano dentro la nostra organizzazione e quindi proseguiremo nell’area dei servizi alla famiglia, all’infanzia e per i minori in disagio e in agio.
Crediamo importante operare dentro ad un territorio che conosciamo e che ci conosce e quindi abbiamo definito la vallata dell’Agno come luogo privilegiato delle attività aprendoci eventualmente ad altri territori in partnership con altre cooperative o comuni od Ulss nella coprogettazione e condivisione del lavoro educativo.
Riteniamo importante essere flessibili a fronte di nuovi bisogni e richieste nell’accompagnamento e nel sostegno alle famiglie.

Per noi è importante:
– Operare per la difesa della qualità dentro i servizi
– Operare in continua evoluzione fra progettazione ed innovazione
– Operare contestualmente con altre realtà simili nella comunità civile
– Realizzare un assetto organizzativo che favorisca l’appartenenza e la partecipazione dei  soci

Ci proponiamo  di coniugare la nostra idealità e mission con una gestione economica finanziaria coerente ad essa in costante equilibrio fra principi etici ed economicità

La nostra Mission

La nostra Storia

Siamo soci lavoratori

Con chi lavoriamo e collaboriamo

La Cooperativa

Tamburo

Itaca nasce il 28 marzo 1995 dal bisogno di rendere più stabile e professionalmente adeguata alle esigenze dei minori un’esperienza di volontariato iniziata in modo spontaneo ed informale nel dicembre 1987 attraverso l’Associazione Alveare .

Alla nascita Itaca desidera dare un sostegno ai minori in situazioni di disagio, proprio perché i minori non erano in grado di far sentire la propria voce.

Da allora è un succedersi di piccoli passi e difficoltà sia organizzative che economiche ; ma già nel primo anno si consolida l’esperienza del servizio di sostegno educativo pomeridiano Ambarabai rivolto a minori in difficoltà e si progetta una ludoteca comunale.

Siamo un piccolo nucleo e la dimensione non ci permette una sostenibilità economica: sono solo 3 i soci lavoratori, ma nella difficoltà i soci decidono di investire nelle progettualità.

Nel 1998 viene realizzato Cucù un servizio rivolto alle famiglie con bambini dalla nascita a 3 anni, nel 1999 viene avviato un Centro Aggregativo per preadolescenti in convenzione con il Comune di Valdagno.

Dal 2001 Itaca raddoppia e viene avviato l’Asilo Nido Belfiore sempre in convenzione con il Comune di Valdagno.

La dimensione allargata dà garanzia di stabilità , ma la cooperativa deve interrogarsi sulla sua evoluzione ed in particolare sui cambiamenti sociali e su come cambia il rapporto socio-cooperativa nell’evolversi della realtà lavorativa.

Area Minori

Mani

Gestiamo due servizi indispensabili per molti bambini e ragazzi.

Il Servizio Ambarabai è rivolto a bambini e bambine che frequentano la scuola elementare e che sono seguiti dai servizi socio-sanitari dell’ULSS 5, il servizio Centro Anch’io invece è un servizio promosso del Comune di Valdagno in collaborazione con la Cooperativa Sociale Itaca, che accoglie ragazzi preadolescenti ed adolescenti dagli 11 ai 16 anni favorendo occasioni di socializzazione ed accompagnamento scolastico.

Area Infanzia

Pigia L'uva

Crediamo che i bambini abbiano delle risorse e che il compito dell’adulto è quello di creare le condizioni perché le possano esprimere!

IL COMPITO EDUCATIVO NON SOPPORTA LA SOLITUDINE

“Voglio anche sottolineare che, nonostante pareri contrari,
occuparsi di neonati e di bambini non è un lavoro per una persona singola.

Se il lavoro deve essere fatto bene e se si vuole che la persona che primariamente si occupa del bambino non sia troppo esausta, chi fornisce le cure deve a sua volta ricevere molta assistenza. (…)
Nella maggior parte delle società di tutto il mondo questi fatti sono dati per scontati e la società si è organizzata di conseguenza.
Paradossalmente ci sono volute le società più ricche del mondo per ignorare questi fatti fondamentali. Le forze dell’uomo e della donna impegnati nella produzione dei beni materiali contano come attivo in
tutti i nostri indici economici. Le forze dell’uomo e della donna
dedicati alla produzione, nella propria casa, di bambini sani, felici e
fiduciosi in se stessi, non contano affatto. Abbiamo creato un mondo a rovescio”.
Bowlby J. (1989), Una base sicura, Milano, Cortina, p. 7.

I nostri servizi sono  autorizzati ed accreditati nel rispetto della normativa Regionale.

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